Ortodonzia

Correzione delle malocclusioni e delle anomalie dento-facciali, nei pazienti in crescita e nei pazienti adulti.

Ortodonzia: in cosa consiste?

L'ORTODONZIA RIGUARDA BAMBINI E ADULTI

Il Dott. Luca Cerrato presta particolare attenzione alle esigenze e alle richieste del paziente, e dei suoi genitori nel caso dei piccoli pazienti, assecondandone gli eventuali timori, creando fin da subito un clima di assoluta fiducia in cui sentirsi liberi di confidare dubbi, paure e aspettative.

L’ortodonzia è la branca dell’odontoiatria che si pone come obiettivo non solo quello di “raddrizzare” gli elementi dentari ma si occupa in primis della crescita del viso del paziente, guidando e correggendo lo sviluppo delle strutture craniofacciali. L’ortodonzia non è rivolta solo ai “piccoli” pazienti, come si è soliti pensare, ma anche a pazienti adulti, agendo entro i limiti anatomici sulle strutture dento-faciali mature. Grazie all’applicazione di forze meccaniche, date da diverse tipologie di apparecchi, o grazie all’impiego di forze funzionali si può correggere la relazione tra gli elementi dentari, tra le arcate dentarie e tra le basi ossee (mascellare superiore e mandibola).

Apparecchiature fisse

La storia degli apparecchi fissi moderni ha radici molto antiche. Queste apparecchiature infatti erano già utilizzate nell’antico Egitto e grazie a scavi archeologici sono state rinvenute delle mummie con denti uniti tra di loro in maniera molto simile a come si eseguono oggi le legature metalliche. Nel corso della storia gli apparecchi fissi hanno subito una vera e propria evoluzione e ancora oggi vengono utilizzati su larga scala. In base a dove vengono posizionati gli attacchi si distinguono due tipologie di ortodonzia fissa: vestibolare (attacchi posizionati sulla superficie esterna del dente, verso la guancia) o linguale (attacchi posizionati sulla superficie interna, verso la lingua. La tipologia più utilizzata è quella che prevede attacchi vestibolari.

Gli elementi che costituiscono l’apparecchio fisso sono:

1. Bracket (o attacco): è la parte dell’apparecchiatura fissa a diretto contatto con l’elemento dentario.

2. Filo o arco ortodontico: interagendo con il bracket permette a quest’ultimo di svolgere la propria azione sul dente, determinandone gradualmente lo spostamento desiderato. Nelle prime fasi della terapia è preferibile utilizzare fili più elastici in NiTi (nichel-titanio), mentre nelle fasi più avanzate è necessario l’utilizzo di fili più rigidi in acciaio.

3. Legature: servono per tenere uniti bracket e filo. Possono essere elastiche o metalliche.

Apparecchiature rimovibili

Gli apparecchi rimovibili sono i dispositivi ortodontici che riescono a guidare meglio la crescita. Come le apparecchiature fisse anche le apparecchiature rimovibili hanno subito una continua evoluzione nel corso dei secoli. Indipendentemente dalla tipologia di apparecchio, questi dispositivi sono costituiti da porzioni in resina e da fili e possono essere indossati e rimossi con facilità. È importante però attenersi alle disposizioni dell’ortodontista e mantenere l’apparecchiatura in bocca per il giusto periodo di tempo, onde evitare la sua inefficacia. La caratteristica più importante di questi apparecchi è il loro metodo di azione: infatti sfruttano le cosiddette forze funzionali del paziente stesso (per esempio quelle espresse durante la deglutizione) per apportare le dovute correzioni.

Contenzione

Per contenzione si intende la fase che segue la fine del trattamento ortodontico e che permette di consolidare i risultati che si sono ottenuti. È ormai noto che gli elementi dentari tendano a spostarsi durante tutto l’arco della vita. È quindi fondamentale cercare di mantenere i denti nella corretta posizione ottenuta grazie alla terapia ortodontica. La contenzione si può realizzare mediante:

1. Mascherine trasparenti (essix): vengono realizzate in laboratorio dopo aver preso un’impronta dell’arcata dentaria del paziente. Sono in materiale plastico e solitamente vengono indossate nelle ore notturne;

2. Splintaggio con fili metallici: un filo metallico viene posizionato grazie ad un adesivo nella parte palatina o linguale dei denti.

Domande e risposte

Noi consigliamo di svolgere una prima visita ortodontica in età precoce, già prima dell’eruzione dei denti permanenti, di norma tra i 3 e i 5 anni, allo scopo di valutare se la crescita dei mascellari sta avvenendo in maniera corretta ed intercettare eventuali situazioni per le quali è preferibile intervenire precocemente.

Assolutamente sì. Bisogna ovviamente considerare i diversi casi e le esigenze del paziente, ma non esiste un limite di età. Basti pensare che i trattamenti ortodontici vengono anche utilizzati in pazienti anziani parzialmente edentuli per consentire determinate riabilitazioni protesiche.

Durante il trattamento ortodontico l’igiene orale domiciliale deve essere ancora più accurata, dal momento che la presenza di placca, tartaro e infiammazione gengivale può portare non solo all’insuccesso della terapia stessa ma anche a danni agli elementi dentari. È stato infatti dimostrato come un accumulo incontrollato di placca e manovre di igiene scarse possano determinare un vero e proprio cambiamento nell’ambiente orale, a causa di un’aumentata concentrazione di batteri e un’alterata capacità tampone del flusso salivare. Soprattutto l’apparecchiatura fissa rappresenta un elemento che favorisce l’accumulo di batteri, i quali si annidano sulla superficie irregolare dei bracket, delle bande o sull’arco metallico e diventano difficilmente raggiungibili dallo spazzolino. L’accumulo di placca e tartaro può portare a processi demineralizzazione dello smalto e a un quadro di infiammazione gengivale che può compromettere lo spostamento degli elementi dentari. Esistono spazzolini manuali appositi ed inserti dedicati per gli spazzolini elettrici che possono aiutare il paziente nelle manovre di igiene. Non bisogna dimenticare l’utilizzo del filo interdentale o di scovolini.

Per quanto riguarda l’utilizzo di apparecchiature fisse è bene fare particolare attenzione agli alimenti che costituiscono la dieta di tutti i giorni. Durante la terapia è bene evitare la masticazione di cibi troppo duri (torrone, pane duro ecc) che potrebbero causare il distacco dei bracket, ma anche gomme da masticare o caramelle gommose. Per quanto riguarda le apparecchiature rimovibili e le mascherine trasparenti Invisalign, queste vanno sempre rimosse durante i pasti e occorre indossarle nuovamente solo dopo aver lavato i denti. Quando si indossano le mascherine Invisalign bisogna evitare di bere bevande calde (potrebbero deformare il materiale plastico di cui sono formate) e di bere bevande acide (potrebbero rovinare la superficie delle mascherine).

Gli allineatori Invisalign possono essere indossati per svolgere qualsiasi attività quotidiana e sport. Anche le apparecchiature fisse non ostacolano le attività di tutti i giorni ma per quanto riguarda gli sport bisogna prestare maggiore attenzione per gli sport da contatto in quanto le porzioni metalliche potrebbero provocare piccole lesioni ai tessuti molli in caso di impatto.


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